30.9.08

É arrivata la sesta stagione di The Shield


Il thriller The Shield, dal 24 Settembre va in onda sul canale satellitare AXN. Arrivato ormai alla sesta stagione, continua ad ottenere un enorme successo in italia come in America. Conosco gente che il Venerdì sera non esce di casa per seguire questa americanata di successo.
"Che senso hanno le regole se non puoi infrangerle?" è la frase di presentazione della serie, e la frase già fa capire molto di questa serie: dura, violenta, geniale!
The Shield, Stagione 6 - 10 episodi: in onda ogni Mercoledì alle 21.00 su AXN.

Californication: quant'è bravo Hank Moody?



Californication si sta rivelando uno dei migliori telefilm degli ultimi anni.
Hank Moody, il personaggio controverso protagonista del telefilm, è fantastico...e lo dimostra in questo video, andato in onda Lunedì a mezzanotte su Italia1.

26.9.08

Chi è Sarah Silverman? Un uragano su Comedy Central !

Nuovo ciclone proveniente dall'America su Comedy Central. Ogni Martedì sera il canale satellitare trasmette la serietv che porta il nome della protagonista: Sarah Silverman. Ma chi é Sarah Silverman? É un'artista poliedrica classe 1970 che comincia giovanissima ad inventarsi gag comiche. A soli 23 anni esordisce al Saturday Night Live da dove viene clamorosamente licenziata per eccesso di intraprendenza. La circostanza la galvanizza. Sceglie la strada tutta americana della stand-up comedy alla Lenny Bruce e comincia a girare per teatri portando in dote la sua satira aggressiva. Temi come il razzismo latente e il sessismo vengono dibattuti senza remore. Nel nuovo millennio spopola in tv fino al successo dello show tutto al femminile che porta il suo nome.

Joey Triviani: Matt LeBlanc nell'ottimo spin-off di Friends

Rai2, per l'ennesima volta, si rivela un canale interessante per la trasmissione di telefilm.
"Pochi ma buoni" sembra essere la filosofia della rete, che comunque fa sempre meglio dei canali fratelli, di Rete4 e di Canale5.
In Settembre, infatti, Rai2 ha mandato in onda ben due stagioni di
Joey, il figlio di Friends.
Il tonto Joey Triviani, al secolo Matt LeBlanc, si è rivelato il personaggio più simpatico della storica sit-com di successo; forse perchè fa ridere solo a guardarlo in faccia.
Joey
, infatti, è totalmente concentrato sullo storico personaggio, che non a caso, nella nuova serie, parla spesso e volentieri dei suoi vecchi amici Rachel, Monica, Ross, Chandler etc...
Joey arriva a Los Angeles e si getta nella mischia come attore di telefilm...
Per chi ha amato la comicità di Friends, Joey è imperdibile, anche se, come è ovvio che sia, è nettamente più povero del papà.

21.9.08

South Park stagione 12 su Comedy Central !



Stanno per arrivare le nuove puntate di South Park su Comedy Central!
L'ottimo canale satellitare si presta, da Martedì alle 21.00, a mandare in onda la dodicesima e ultima stagione della serie più volgare della televisione. Ammazzeranno Kenny anche questa volta?

20.9.08

"American Dad" in DVD


É uscito il cofanetto n°2 della serie "American Dad", che raccoglie le puntate dalla 1x14 alla 2x09. Ottima serie satirica prodotta da Fox, American Dad segue il tracciato già calcato da vent'anni dai Simpson e dai Griffin ("The Family Guy" - creati dallo stesso autore Seth mcFarlane). Rispetto ai padri, American Dad gioca meno con i riferimenti culturali e più con la scorrettezza politica di una famiglia decisamente improbabile legata alla Cia. A differenza dei Griffin, dove il racconto è continuamente interrotto dagli esilaranti flashback, American Dad ha una struttura narrativa più solida mentre, rispetto ai Simpson, i personaggi mancano dell'indole buona anche e confusa di Marge&Homer, rispetto ai quali papà Stan e mamma Francine sono decisamenter più nevrotici e salutisti. Meno affettuosi, i due sono anche meno in contrasto: Francine non si scandalizza mai delle sparate del marito ultraconservatore, a cui si oppone solo la figlia progressista Haley. Sono comunque presenti il citazionismo e la parodia esilarante: American Dad si rivela difficile da capire a pieno per uno spettatore italiano, che non può conoscere tutti i pregi e i difetti di una società così complessa come quella americana. Un esempio? Karl Rove vestito da santone ai più non dirà assolutamente nulla....
Sfondo American Dad

18.9.08

Nip/Tuck: due puntate per me posson bastare


Da Lunedì scorso, ovviamente su Italia1, sono tornati Sean e Christian. Lasciata Miami per una nuova vita a Los Angeles, la ripartenza dei due si rivela un bluff già al secondo episodio, quando tornano in scena i "vecchi" personaggi Julia e Matt. La novità è allora limitata alla difficile sfida per i due dottori, le cui credenzialità sono irrilevanti nel mondo dell'apparenza di Hollywood, di affermarsi in uno scenario completamente nuovo e sconosciuto.
Nip/Tuck
rimane uno show che fa del ritmo e del continuo susseguirsi di shock la sua bellezza.
Difficile però giudicare positivamente questa quinta stagione senza fantasia.
Lo spettacolo, rispetto alle quattro stagioni precedenti che mi avevano appassionato tantissimo, è meno thriller e più soap-opera in puro stile ReteQuattro. Lo show si rivela, come al solito, ironico, volgare, tremendamente diretto e sessocentrico; in questa quinta stagione, infatti, il sesso non è più un mezzo per i nostri personaggi, ma è il fine, rendendo la serie nel complesso più povera e limitata. Ciò è talmente vero che risulta difficile distinguere quelle che sono realistiche perversioni umane dalle semplici pagliacciate inventate e portate in scena.
Le quattro stagioni precedenti, rappresentando un susseguirsi di persone vuote alla continua ricerca della felicità attraverso la bellezza e la finzione, obbligavano lo spettatore ad interrogarsi:"Nip/Tuck è solo una farsa colossale, oppure rappresenta un mondo nemmeno così distante dal nostro?".
La quinta stagione, invece, non stimola nulla.
L'umanità in scena è in larga parte grottesca, ma la regia patinata e pruriginosa crea una spiacevole ambiguità tra caricatura e apologia. I creatori hanno finito le idee e si ripetono continuamente. Per fortuna che la sesta stagione sarà anche l'ultima.

16.9.08

Showtime. La madre di Weeds, Dexter e Californication

Showtime è una casa di produzione americana molto valida, che ha prodotto ottimi telefilm come Dexter, Weeds e Californication. Dexter e Weeds, in America, sono famosi per aver riscritto i limiti del rappresentabile in televisione, in quanto i protagonisti sono spacciatori e serial killer.
Proprio in questo periodo, Italia1 sta mandando in onda le prime puntate della prima serie di Californication. Il telefilm gira tutto intorno alle vicende di Hank (David Duchovny, XFiles), uno scrittore in crisi esistenziale. I temi trattati non si discostano molto da quelli narrati in Weeds e in Dexter, quindi non sembra esserci nulla di nuovo sotto i riflettori.
Nonostante ciò, Californication
sembra avere la stessa vitalità dei due precedenti, rivelandosi molto appassionante. Grazie a Mocho per la segnalazione! Buona visione!

15.9.08

"Medici miei"? Più rappresentativo "Boris".



«Difficile trovare un aggettivo che sanzioni in maniera non equivocabile le sensazioni suscitate da "Medici miei"» (Italia 1, martedì, 21.10). «Imbarazzante, insulsa, inguardabile». Il critico Aldo Grasso inveisce contro la nuova sit-com di produzione italiana direttamente contro i suoi protagonisti: Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta ed Elisabetta Canalis «non sanno recitare».

Queste parole mi ricordano il set fittizio de «Gli occhi del cuore 2» contenuto nel telefilm »Boris», splendido prodotto italiano trasmesso dalla Fox nella passata primavera. «Boris» aveva proprio l'obiettivo di portare alla luce il mediocre clima del telefilm italiano. I protagonisti de "Gli occhi del cuore 2" erano dotati di grande talento, ma gli autori imponevano loro di recitare "alla cazzo di cane", per mantenere alti gli ascolti (7 milioni a serata). I protagonisti di Boris sono macchiette: c'è Renè Ferretti (Francesco Pannonfino), il regista scontroso che cerca, anche “alla cazzo di cane” appunto, di concludere le riprese velocemente, ed è impegnato a tenere alta la tensione tra i suoi svogliati collaboratori:«La scena è molto semplice: basito lui, basita lei, macchina da presa fissa, luce un po' smarmellata e daje tutti che abbiamo fatto!». C'è Stanis (Pietro Sermonti) il divo, che pensa di essere un attore americano e che spesso utilizza l'aggettivo "italiano" in modo molto spregiativo, come fosse una clava:«Non riesco a vedere film italiani perchè sono troppo italiani». Insomma, un misto di comicità e realtà: Boris è pura satira perché racconta in modo ironico la precaria vita del set.
Per la sitcom “Medici Miei”, probabilmente, vale la famosa espressione utilizzata da Renè Ferretti per la sua “Gli occhi del Cuore 2”:«Signori, io mi scuso con tutti voi, ma questa fiction è veramente tremenda».

13.9.08

I Griffin in esclusiva su Google


Proprio da oggi, ecco la nuova serie de "I Griffin", trasmessa in esclusiva online, su Google. Seth MacFarlane, il creatore della celebre serie, ha firmato un accordo secondo cui la serie "Seth Macfarlanès Cavalcade of Cartoon Comedy" sarebbe approdata direttamente su web. Google ha messo a disposizione il suo sistema di advertisement AdSense, sostituendo i messaggi pubblicitari con le clip dei cartoni.
Si tratta di 50 puntate di breve durata - circa due minuti ciascuna - che, come e più della versione televisiva, saranno caratterizzate dall’ormai tradizionale cattiveria targata Griffin. «Abbiamo dato a Seth piena libertà creativa» ha detto Dan Goodman, presidente della sezione "digital media" alla Media Rights Capital, società che ha negoziato e finanziato l’accordo.
La trasmissione delle 50 clip conterrà infatti dei messaggi pubblicitari che saranno inseriti come una introduzione alla puntata o come banner permanente alla base del video. «Lo scopo è creare una connessione tra produttori come Seth MacFarlane e i pubblicitari», ha spiegato Alexandra Levy, direttrice della divisione "entertainment" alla Google. E Burger King, sponsor della prima puntata, già gongola: si prevedono infatti milioni di spettatori, anche se la Google non ha voluto sbilanciarsi in pronostici.
La nuova serie, a cui hanno collaborato alcune star di Hollywood, avrà anche personaggi, voci e scenari inediti, tutti basati su quell’umorismo surreale e aggressivo che da sempre accompagna Peter, Stevie e gli altri protagonisti. Non è ancora chiaro se ’Cavalcadè approderà in Tv, ma è certo che, nell’eventualità, sarà sicuramente la 20th Century Fox Television ad avere l’esclusiva. Da poco infatti MacFarlane ha firmato un super-contratto da 100 milioni con lo studio televisivo. Del resto, "I Griffin" nella scorsa stagione è stato il programma più seguito dai giovani, dopo il campionato di Football e "American Idol".
da www.lucagoffi.com

12.9.08

I Dr House fanno bene alla sanità

Ecco un'opinione diversa da quelle riportate nel precedente post "I medici italiani accusano Dr.House & E.R.".

WASHINGTON - I generi più serializzati nella tv americana sono due, l’ospedaliero e il poliziesco. Segno che il dolore e la criminalità costituiscono una fonte perenne di spunti, narrazioni, allestimenti. Succede così da sempre: è un lenimento pensare di affrontare i problemi più angosciosi esorcizzandoli con parole e raffigurazioni. Ma è curioso pensare come l’uomo riesca magari a fare della buona letteratura, del buon cinema, della buona tv sui crimini e sui misfatti (anche della sanità) e non a risolvere i problemi alla fonte.

GENERALIZZAZIONI - Dare infatti la colpa alla tv della cattiva fama di cui gode la sanità o di certi fraintendimenti (la gente si rivolge al Pronto soccorso perché così fanno in tv) è quanto meno discutibile, bisognerebbe almeno uscire dalle generalizzazioni. Nel mondo dello spettacolo, vige una regola ferrea: la buona fiction fa bene a chi la vede, la cattiva reca danni. «E.R» o «Dr House», tanto per fare due esempi, hanno fatto fare un salto di qualità alla rappresentazione della medicina in tv, molto più dei programmi di divulgazione. Dramma, sentimento, ironia, morte, vita, speranza, dolore, progressi della scienza, problemi sociali, sensibilità alla sofferenza altrui. Una miniera inesauribile di racconti. È per questo che il medical drama non si ammala mai.
Aldo Grasso - Corriere della Sera

Charlie Sheen si da ai telefilm e fa il fenomeno in “Due uomini e mezzo”




Il telefilm comico più sottovalutato, in Italia, è sicuramente ”Due uomini e mezzo”.
Mentre in America si sta producendo la sesta stagione, da noi, dopo la trasmissione della prima serie, questa sit-com sembra fare molta molta fatica. Tutto è concentrato tra le diverse abitudini e stili di vita di due fratelli, costretti a convivere per necessità sotto lo stesso tetto. Charlie Harper (Charlie Sheen) è uno scapolo, viziato, donnaiolo di successo e il suo fratello alter-ego Alan (John Cryer) è un salutista introverso e separato dalla moglie che ha scoperto di essere lesbica. I due, accompagnati dal bambino di Alan, ne combinano una a puntata.
Gran parte della comicità di questo telefilm è concentrata in Charlie Sheen. Per chi non se lo ricordasse basti ricordare che è il protagonista di Hot Shots!, Mayor
League e, in veste seria, di Wall street. La storia e le situazioni non sono nulla di innovativo: a primo impatto sembra essere la solita commediola americana, ma vale veramente la pena seguirlo perché Charlie, con le sue improbabili camicie, è un vero fenomeno di espressività e anche Andy è straordinario (nonostante abbia avuto, nella carriera d’attore come nel telefilm, molto meno successo di Charlie). Dal 2003 RaiDue trasmette le puntate a singhiozzo ma, dall’8 Luglio di quest’anno, sembra dare più fiducia a “Charlie”, proponendo un episodio al giorno, tutti i giorni alle 17.35: un orario non certo di punta, che non facilita la popolarità della sit-com. Anche Fox ci crede, proponendo ben due episodi alle 21.00 del Martedì sera. Ora siamo alla terza serie, scoppiettante come le precedenti. La visione in ordine cronologico di questo telefilm non è necessaria ma è consigliabile.

10.9.08

DVD cofanetto di "The Office (UK)"

Lo ammetto: un obiettivo di questo blog è quello di rendere merito a serie tv che hanno avuto successo in tutto il mondo tranne in Italia.
"The Office" è proprio una di queste: un must per chi ama lo humor inglese.
La stagione 1 introduce l'universo delirante dei personaggi ideati dal vulcanico Ricky Gervais (autore, protagonista e regista della serie), con le loro beghe da ufficio, le rivalità, le idiosincrasie e le stranezze che li contraddistinguono.
Dedicato al mondo impiegatizio: siete pronti a riconoscervi in alcune delle gag contenute in "The office"? Impossibile non notare le caratteristiche contro cui si scatena la satira di Gervais: la goffaggine in azienda, la banalità dei comportamenti umani, la presunzione di sé e la disperazione.
La versione inglese è quella ufficiale: ne esiste un'altra, quella americana, brillante come quella inglese ma che ha avuto meno successo. in tutto il mondo.

9.9.08

I medici italiani accusano Dr House & ER


Ambulanze a sirene spiegate, pazienti in fin di vita, sale operatorie in frenetica attività, parenti in lacrime e medici eroi. La saga sugli ospedali, pronti soccorsi, vite appese ad un filo riprende sul piccolo schermo. Finite le Olimpiadi, Rai e Mediaset sono pronte a lanciare le nuove fiction che tanto piacciono al grande pubblico. Da "Terapia d'urgenza" a "Medicina generale", da "E.R". a "Grey's anatomy". Un'offensiva mediatica che ha provocato non poche reazioni. Luigi Frati, presidente di medicina della Sapienza:"In nome dell'audience non si può ridurre la sanità alla stregua di un serial killer". E Massimo Cozza, segretario della Cgil Medici:"C'è il rischio di aumentare l'idea di onnipotenza del medico ospedaliero e quindi false aspettative nei cittadini". Mario Falconi, presidente dell'ordine dei medici di Roma:"Un grande pronto soccorso romano, per esempio, è un caos, c'è una pressione spaventosa. La figura più credibile rimane quella del medico di famiglia". Perchè le reti tv producono serial che ambientano le loro storie negli ospedali e non negli ambulatori del medico di famiglia? "La scelta non è casuale - è la risposta di Rai fiction - perché l'argomento è più avvincente", niente a che vedere con un anonimo ambulatorio dove un gruppo di anziani in attesa della ricetta o di una visita chicchiera e parla dei propri guai. Molto meglio scene movimentate con persone in fin di vita che lottano con la morte mentre l'ambulanza a sirene spiegate punta verso l'ospedale. La spettacolarizzazione in nome dell'audience esaspera la realtà. da La Repubblica

CSI Miami, Life, Dexter, Six feet under: il Venerdì sera ripaga Italia1.


Da Venerdì scorso su Italia1 è possibile vedere in chiaro per una serata intera 4 telefilm “crime” di successo.

Ovviamente bene le nuove puntate della sesta stagione di “CSI:Miami” (2.680.000 telespettatori totali-share del 15.27%). Lo spin-off della serie “CSI: Scena del crimine” personalmente non mi piace, ma sembra riscuotere parecchi sostenitori al punto che, secondo una fantomatica ricerca americana condotta in oltre 20 Paesi, risulta essere il telefilm più visto al mondo, oltre ad essere il più seguito dei tre CSI anche in Italia. Buona la prima per “Life” (2.181.000 telespettatori-share del 13.68%); discreta la prima volta in chiaro di “Dexter” (1.135.000 telespettatori-share del 10.62%) anche se, personalmente, mi sarei aspettato di più da un telefilm eccezionale come questo; vero anche che è poco conosciuto e poco accessibile ai più. Dulcis in fundo, buon risultato per le puntate inedite di “Six Feet Under” (542.000 telespettatori-share del 10.50%).

8.9.08

DVD Futurama:"La bestia con un miliardo di schiene"


É uscito il nuovo dvd targato Matt Groening: si tratta dell'ottimo "La bestia con un miliardo di schiene". Dopo "Il colpo grosso di Bender", ecco il secondo lungometraggio della fortunata e amata serie di Futurama. Questa volta gli "eroi" sono impegnati con un mostro quanto un pianeta, dotato di miliardi di tentacoli e con uno spiccato senso del romanticismo. Un'avventura esilarante, mai vista prima in tv.
Non è il primo cartone animato a puntate che si presta al lungometraggio: nel 2007 sono usciti "I Simpson-il film" e la meno fortunata "I Griffin Blue Harvest".

Nip/Tuck: stasera inizia la 5 stagione!



Finalmente, per gli appassionati del telefilm "taglia/cuci", è finita l'attesa: Christian Troy (Julian McMahon) e Sean McNamara (Dylan Walsh) tornano a lavorare insieme, non più a Miami ma a Los Angeles!
Stasera alle 23.10 su Italia1, per la prima volta in chiaro, andrà in onda il primo dei 22 episodi in programmazione. Dopo Escobar Gallardo e Il Macellaio, quali nemici troveranno sulla loro strada i due chirurghi plastici più famosi della televisione?